L’halving di Bitcoin nel 2024, potrebbe raggiungere un valore a dir poco incredibile. A pensarlo, oltre numerosi esperti del settore, è stato il vicepresidente Davis Hui, a capo dell’azienda informatica e produttrice di hardware, Canaan Creative.
Secondo le sue prime supposizioni, per via del deficit di offerta a cui si andrà incontro, Bitcoin varrà ben 100.000$ già dai primi mesi del 2024. Il prossimo effetto proveniente dal dimezzamento delle ricompense post mining di Bitcoin, potrebbe generare una cifra così elevata, tanto da attirare tantissimi investitori.
Halving Bitcoin per il 2024: che cosa aspettarsi?
L’halving di Bitcoin nel 2024, potrebbe presentarsi – se le previsioni fossero certe – in modo piuttosto vantaggioso. Però, c’è da dire che se da un lato, Hui è fermamente convinto che il dimezzamento ad appena 3,125 BTC per blocco, possa rappresentare un vantaggio e accrescere il valore di Bitcoin, dall’altro lato, le istituzioni tradizionali sono altrettanto certe, che l’interesse non è mai diminuito:
E BlackRock? Hanno in gestione 10.000 miliardi di dollari di asset. La capitalizzazione complessiva del mercato delle criptovalute è di 2.000 miliardi di dollari: loro ne hanno cinque volte di più“.
Davis Hui, controbatte spiegando che le sue supposizioni derivano dalle richieste a fronte dei fondi negoziati in borsa (su BTC), e successivamente presentate all’ente federale Securities and Exchange Commission (U.S. Securities and Exchange Commission), degli Stati Uniti d’America.
Questo denaro arriverà, la domanda di BTC aumenterà, a fronte di una diminuzione dell’offerta, e il prezzo aumenterà“.
Halving Bitcoin per il 2024: le difficoltà dei miner
I più esperti, sono a conoscenza che l’halving del Bitcoin per il 2024, sarà determinato da una serie di fattori molto variabili tra loro. Oltre ad incidere sul rapporto domanda – offerta, quel che influirà in modo “pesante”, saranno i miner pronti a continuare la produzione di cryptomonete.
Secondo le previsioni di Hui, i miner affronteranno così tante difficoltà – soprattutto economiche – tanto da dover rinunciare all’attività, concludendo tristemente la chiusura.
Il problema principale, sarebbero legato ai costi innalzati per via dell’elettricità. Infatti, i miner, devono sostenere spese non indifferenti per tenere attive tutte le macchine indispensabili per l’attività di mining.
I miner americani, sono quelli più svantaggiati. Questo perché negli USA, oltre al costo della vita, anche le utenze legate al costo della luce, avrebbero raggiunto un prezzo medio “poco sostenibile”. E allora come disse Darwin, gli estrattori di criptomonete, dovranno resistere alla “Legge della sopravvivenza“.
L’halving dei Bitcoin del 2024, dunque, sarà soggetto ad una serie di dinamiche tutte variabili tra loro. Vi aggiorneremo in caso di ulteriori novità al riguardo.
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