Sam Bankman-Fried, fondatore di FTX, è stato dichiarato colpevole di truffa ai danni dei clienti del suo exchange crypto.
L’ormai trentunenne potrebbe dover passare il resto della sua vita in prigione.
Sam Bankman-Fried è colpevole nel processo FTX
La giuria, composta da 12 membri, ha condannato Bankman-Fried di tutti e 7 i capi d’accusa di cui era stato contestato nel processo, inoltre i pubblici ministeri hanno aggiunto come il fondatore di FTX avrebbe rubato 8 miliardi di dollari per pura avidità.
Il verdetto finale è arrivato prima di un anno dal crollo di FTX.
Vogliamo ricordare come il crollo del gigante delle crypto abbia leso economicamente milioni di investitori e come la reputazione del mercato delle criptovalute sia stata messa in seria difficoltà.
Secondo gli esperti, Bankman potrebbe dover affrontare decenni di prigione. Ma questo potremmo saperlo con certezza solamente quando il giudice del processo, Lewis Kaplan, prenderà una decisione definitiva.
Nei giorni precedenti Bankman-Fried si era dichiarato non colpevole di due capi di frode e cinque capi di cospirazione.
Non crediamo sia finita qui, gli avvocati difensori di Bankman cercheranno di allungare i tempi e sicuramente presenteranno ricorso contro il verdetto di frode su 7 capi d’accusa.
Nella testimonianza di oggi l’ex CEO di FTX ha dichiarato:
Abbiamo pensato che avremmo potuto costruire il miglior prodotto sul mercato”, ha testimoniato Bankman-Fried. “Si è rivelato fondamentalmente il contrario.
Sebbene avessi commesso errori nella gestione di FTX, come per esempio non aver istituito un team per la gestione del rischio. Pensavo che il prestito di FTX verso Alameda fosse consentivo e non avevo capito quanto i debiti fossero cresciuti, lo scoprì solamente poco prima del crollo.
Secondo gli accusatori invece, Sam Bankman-Fried avrebbe utilizzato i soldi dei clienti per ripagare i debiti alle banche, erogare prestiti alla società Alameda Research e a vari dirigenti di FTX.
Inoltre i soldi prestati ai dirigenti FTX sarebbero stati utilizzati per investimenti speculativi e, 100 milioni di dollari per la donazioni a campagne politiche negli Stati Uniti d’America.
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